Breath Test al Lattosio - Maiormed
L'ambulatorio polispecialistico di Roma. Maiormed è una struttura ambulatoriale dotata di personale specializzato e macchinari all’avanguardia per diagnosi e visite specialistiche.
16827
page-template-default,page,page-id-16827,page-child,parent-pageid-16611,cookies-not-set,ajax_fade,page_not_loaded,,qode-theme-ver-10.1.1,wpb-js-composer js-comp-ver-4.11.2,vc_responsive

Breath Test al Lattosio

Il Breath Test al Lattosio è l’esame che permette di diagnosticare la presenza di un intolleranza al Lattosio. L’intolleranza al Lattosio, proteina contenuta nel latte, è l’incapacità presente in alcuni individui di digerire lo zucchero del latte. Tale incapacità può determinare la comparsa di specifici sintomi gastrointestinali quali flatulenza, meteorismo, crampi e diarrea.

Ciò è provocato da una carenza dell’enzima deputato alla sua idrolisi, la lattasi, che scompone il Lattosio nei due composti più semplici, Glucosio e Galattosio. Tutti i neonati ed i bambini piccoli possiedono l’enzima lattasi e solo in rarissimi casi la lattasi intestinale è congenitamente scarsa, non permettendo la digestione del lattosio. Più frequentemente si può verificare un deficit della lattasi come conseguenza di una causa patogena che interessi l’intestino come, ad esempio, un’infezione batterica o virale, un’allergia alimentare, una infestazione di tipo parassitario, una grave malnutrizione proteico-calorica.

La normale capacità digestiva lattasica si ricostituisce abbastanza rapidamente a causa della rapidità del ricambio delle cellule intestinali per cui un breve periodo di sospensione nell’introduzione di lattosio con la dieta permette la scomparsa dei sintomi. Se nei primi anni di vita l’intolleranza al lattosio è molto spesso secondaria a patologie intestinali, negli anni successivi l’attività dell’enzima lattasi diminuisce rapidamente, secondo uno schema geneticamente predefinito.

Il deficit di lattasi si manifesta con sintomi che comprendono, oltre alla diarrea, i dolori addominali diffusi, di tipo crampiforme, la tensione e distensione dell’addome, il meteorismo. Tutte queste manifestazioni sono dovute sia all’azione osmotica esercitata dal lattosio, sia all’attività dei batteri del colon, che fermentano il lattosio non digerito provocando la produzione di gas (idrogeno, metano, ecc.) e di altre sostanze.

Occorre però precisare che non tutti i soggetti con deficit di lattasi sono sintomatici quando mangiano un alimento contenente lattosio. Questa apparente discrepanza fra fisiopatologia (attività lattasica e suo deficit) e clinica è ben comprensibile se si considera che il deficit di lattasi non è un fenomeno del tipo “tutto o nulla” bensì, un fenomeno “scalare”. In altre parole esistono diversi gradi del deficit, per cui un soggetto affetto da deficit di lattasi può essere in grado di assumere e digerire senza sintomi 12 grammi di lattosio, ma non 20 grammi, mentre un altro soggetto può assumerne senza alcun disturbo 20 grammi, ma non 30 e così via.

In cosa consiste il Test?

Questo test, assolutamente non invasivo, consiste nell’espirare in una provetta ogni 30 minuti, nelle 4 ore successive all’assunzione del lattosio. Nell’aria espirata viene poi misurata la quantità di idrogeno. In caso di malassorbimento del lattosio, esso viene fermentato dalla flora del colon con produzione di idrogeno che risulterà quindi a concentrazione più alta nell’aria espirata. Tutto questo ovviamente non avverrà se si digerisce normalmente il lattosio. Se la quantità di idrogeno sarà maggiore di 20 parti per milione, potremo far diagnosi di malassorbimento di lattosio.

Come si esegue il Test?

  • Campionamento dell’aria espirata prima dell’assunzione di Lattosio (Il paziente soffia in una provetta, espirando l’aria contenuta nei suoi polmoni).
  • Assunzione di 20 g di Lattosio disciolti in acqua.
  • Campionamento dell’aria espirata ad intervalli di 30’ per un totale di 8 campionamenti nell’arco di 4 ore dall’ingestione del Lattosio.

Il test ha una durata di 4 ore.

Quale preparazione effettuare?

 Per la corretta esecuzione dei test sono richiesti:

  • Nei sette giorni precedenti al test non si deve assumere alcuna terapia a base di: ANTIBIOTICI, FERMENTI LATTICI e LASSATIVI
  • Prima dell’esame è necessario un digiuno di almeno 8 ore. Si può assumere esclusivamente acqua non gassata.
  • La mattina prima del test: lavare bene i denti e sciacquarsi la bocca con collutorio
  • Evitare di fumare nelle ore e nei minuti precedenti il test (cioè fin dalla mezzanotte precedente) poiché il fumo altera la composizione gassosa del respiro riducendo l’attendibilità del test.

Durante l’effettuazione del test si dovrà evitare di mangiare, di fumare e di sottoporsi a sforzi fisici. Si potrà assumere solo una piccola quantità (mezzo bicchiere) di acqua naturale non gassata.

Norme dietetiche consigliate il giorno prima del test

Colazione: un bicchiere di tè con fette biscottate

Pranzo: pasta comune o riso conditi con olio e un cucchiaino di grana  ( NB: il parmigiano reggiano non contiene lattosio). Oppure: pastina in brodo vegetale.

Cena: una bistecca oppure un pesce lesso

Bevande: acqua naturale o minerale non gassata

Evitare di: assumere frutta, verdura e pane

Chiama Ora