L’Ecocolordoppler dell’Aorta addominale e dei Grossi Vasi la tecnica di diagnostica per immagini di primo livello, indolore, non invasiva che esamina i principali vasi sanguigni del corpo (aorta addominale, arterie renali, arterie iliache) rilevando le loro modificazioni e le caratteristiche del flusso del sangue al loro interno. Consente, inoltre, di valutare l’aspetto morfologico delle arterie alla ricerca di eventuali stenosi (restringimento), occlusioni o aneurismi. L’aorta è il più importante e grande vaso arterioso del nostro corpo. Origina dal cuore per poi attraversare il torace (aorta toracica) e portarsi nell’addome (aorta addominale). Nell’addome termina circa a livello della zona anatomica rappresentata dall’ombelico dove si divide in due rami: le arterie iliache comuni di destra e di sinistra, le quali continuano nelle arterie femorali dirette agli arti inferiori. Dall’aorta addominale originano, inoltre, importanti vasi arteriosi che portano il sangue ad organi quali il fegato, lo stomaco, i reni, l’intestino.
L’ Ecocolordoppler dell’Aorta Addominale permette di valutarne la parete arteriosa, la presenza di placche a contenuto lipidico e di calcio, di trombi, di dilatazioni aneurismatiche ed infine i caratteri del flusso arterioso.
Una delle patologie più frequenti che coinvolge l’aorta addominale è l’aneurisma. L’aneurisma è una dilatazione permanente dell’aorta nel suo tratto addominale che tende a progredire sotto l’azione della pressione sanguigna, ed è legato ad un indebolimento progressivo della sua parete. Al suo interno spesso si possono identificare dei trombi che possono staccarsi e, trasportati dalla corrente sanguigna, possono andare ad ostruire vasi arteriosi più piccoli (embolia). La patologia aneurismatica è potenzialmente pericolosa poiché può rompersi e causare una grave emorragia che nella maggior parte dei casi è fatale. L’aneurisma dell’aorta addominale molto spesso non crea disturbi e la sua diagnosi avviene casualmente durante visite o esami per altre patologie. Occasionalmente il paziente può accorgersi della sua presenza perché avverte una “strana” pulsazione in addome. In presenza di un’ aneurisma, l’improvviso dolore addominale che si irradia ai fianchi o alla schiena associato a debolezza e calo della pressione arteriosa può essere indicativo di una iniziale rottura.
Altra patologia molto frequente dell’aorta addominale e/o dei grossi vasi è la steno-ostruzione. La steno-ostruzione, cioè la riduzione più o meno importante del calibro del vaso può essere asintomatico o sintomatico.
Il sintomo più importante è la difficoltà a camminare con ridotta autonomia di marcia. Questo si verifica quando il lume del vaso arterioso è ridotto con riduzione della portata di sangue ai muscoli degli arti inferiori e maggiore faticabilità dei muscoli. Il sintomo avvertito è proprio un dolore profondo ai glutei ed ai muscoli della coscia dopo un determinato percorso (claudiacatio intermittens). Il restringimento è causato dalla presenza di placche di grasso e/o di calcio i cui fattori di rischio sono, l’età, la familiarità, l’ipertensione arteriosa, le dislipidemie, ed il tabagismo.
Attraverso l’Ecocolordoppler dei Grossi vasi è possibile studiare oltre all’emergenza dei vasi addominali quali l’arteria mesenterica superiore ed inferiore ed il tripode celiaco, le arterie renali. Attraverso lo studio sia dell’emergenza che del decorso di tali arterie è possibile identificare patologie aneurismatiche e steno-ostruttive che possono determinare in alcuni casi l’ipertensione arteriosa secondaria.
Per tali motivazioni l’esame diventa di prioritaria importanza nella prevenzione della malattia aterosclerotica ed aneurismatica dell’aorta addominale e dei grossi vasi.